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Che motivo c’è, nel mondo di oggi, di conoscere e incontrare quel Yeshua il Cristo che camminò per i sentieri della Terra 2000 anni fa?

Che bisogno ha l’uomo di oggi di conoscere il Cristo?

Oggi il nostro mondo occidentale, soprattutto quello in cui ha dominato il cattolicesimo Vaticano, ha voltato le spalle ad un cristianesimo che di cristico ha trasmesso ben poco, anzi, ha ucciso fede e speranza in milioni di cuori delusi o addirittura traumatizzati dalla condotta dei vicari della Chiesa Vaticana.

Oggi le Anime alla ricerca di compassione e gentilezza, di silenzio, guarigione spirituale e meditazione si rivolgono all’Oriente, allo Yoga, al Buddismo, al Tantrismo, al Taoismo, allo Zen. Oppure si affidano alle tradizioni sciamaniche del nord Europa, delle steppe asiatiche o delle tradizioni sudamericane. In ognuna di queste correnti troviamo patrimoni preziosi che hanno aiutato l’umanità per migliaia di anni ad evolvere, guarire, comunicare col Mondo Spirituale.

Tante Religioni, tante Dottrine hanno guidato l’umanità in tutti i tempi. Allora cosa mai potremmo trovare di peculiare nei Vangeli canonici e apocrifi, cosa ci dovrebbe riportare a considerare quel Cristo che abbiamo archiviato con la nostra infanzia e i disagi del catechismo di parrocchia?

La risposta la traggo dall’immenso patrimonio di ricerca scientifico-spirituale che è l’Antroposofia di Rudolf Steiner, a cui mi sono dedicata negli ultimi 30 anni e dalla mia pratica come psicoterapeuta.

Chi era Rudolf Steiner

R. Steiner (1861-1925) era un grande Maestro iniziato. Non lo si può valutare appieno se si ignora che era sì un filosofo , ma soprattutto un essere umano altamente evoluto già in grado di percepire direttamente i mondi invisibili e spirituali, oggetto delle sue innumerevoli indagini. Un posto di particolare rilievo ebbe la sua indagine spirituale sull’Entità del Cristo e il suo operare in seno all’umanità prima, durante e dopo la sua manifestazione fisica in Yeshua di Nazaret 2000 anni fa.

Da 35 anni, grazie al mio impegno come Psicoterapeuta, mi occupo di Psiche umana. Proprio accompagnando tante persone nei labirinti dei loro disagi interiori, ho scoperto che per tutti il dramma nasce dal senso di separatezza e di solitudine da cui derivano paura, dolore e dipendenza. La parte migliore della psicologia moderna in questo è splendidamente efficace e ci descrive come sia l’Ego umano- la mente egoica- a costruire grovigli di percezioni errate, schemi reattivi e automatismi che ci fanno vivere continuamente in antagonismo e con la voglia di vincita o di rivincita, eppure la sola psicologia non è la fonte della Forza d’animo che serve per affrontare i propri drammi e trascenderli.

La psicologia di derivazione buddista ( Buddha visse 600 anni prima del Cristo) e quella dei Padri della Chiesa cristiana (primi secoli dopo Cristo), ci hanno aiutato a comprendere come tutto il dolore, la sofferenza e la morte siano causati da una mente separata dalla sua vera Origine spirituale e da veleni o vizi di questa mente. Nelle tradizioni esoteriche è sempre chiaro che in principio l’uomo era in uno stato di esistenza armonica e “paradisiaca” e che un suo gesto di ribellione e presunzione ha spezzato quell’incanto e ha prodotto una “caduta” ad un piano ben più drammatico e difficile. Necessario, come ogni ribellione, a conquistare un grado di autentica Libertà, ma rischioso per chi perde la rotta.

Quello che io osservo è che più un paziente è lontano da una percezione di sè come Essere spirituale connesso con un Tutto che lo sostiene e lo guida e più fatica a trovare in sè e nelle varie discipline o psicologie le risorse per lasciare andare le sue nevrosi. Chi ha Fede ha un senso di connessione che lo sostiene nel cammino. Le persone che si connettono consapevolmente con questa Potenza e questa Tenerezza amante o che si sentono risuonare col Cristo,raggiungono un superamento delle crisi biografiche ben più possente rispetto a chi ancora ignora tale possibilità a portata di cuore.

E quindi mi sono chiesta se sia frutto di autosuggestione, derivata da un qualsiasi credo, o se invece sia una Forza vera e propria che agisce in quelle persone.

Io stessa, nel corso della mia vita, ho potuto verificare la differenza tra essere in balia solo del proprio Ego, cercare con quello le soluzioni ai problemi (anche in forma dotta e spirituale) o essere invece connessa ad una Forza che ti cambia letteralmente lo stato di coscienza e ti fa vedere soluzioni del tutto nuove e originate da tutt’altra fonte che l’Ego.

L’Antroposofia e la Cristologia di Rudolf Steiner

E’ qui che mi è venuta in soccorso l’Antroposofia e la Cristologia di Steiner. Grazie a queste conoscenze ho potuto comprendere che da 2000 anni l’intera umanità ha a disposizione una Forza Spirituale nuova, una Forza di resurrezione dalla croce che agisce all’interno di ogni Anima umana, a patto che si risvegli ad una coscienza nuova, che trascenda il materialismo e l’egoità e che oggi chiamiamo “coscienza cristica”, senza per questo avere a che fare con Chiese o catechismi.

Ogni Maestro del passato ha portato nuove Pratiche di vita, nuove dottrine, nuove Leggi Morali, ma ciò che va compreso è che il Cristo che si incarnò 2000 anni fa, ha effuso sulla Terra, in seno alle Anime umane, la Forza che serve per incarnare quelle dottrine o discipline. Va compresa la differenza tra portare una nuova dottrina e portare invece una nuova Potenza/Forza che sa agire dall’interno dell’uomo e sa “far nuove tutte le cose” nel suo mondo psichico, producendo nuovi stati di coscienza.

Mi riferisco alla differenza che c’è tra donare un libro a qualcuno e invece donargli la capacità di leggerlo e comprenderlo. Tutte le Dottrine antiche o attuali sarebbero vane se l’uomo non potesse avvalersi di questa nuova Forza e perdurasse nel suo egoismo e nella sua separatezza dal suo vero Io Spirituale. Questa Forza è il dono peculiare del Cristo all’umanità intera.

Dalla morte e Resurrezione del Cristo, la Forza dell’Amore e della ritrovata Unione col Tutto e con la propria Origine Spirituale , è a disposizione di ogni uomo in cammino verso il risveglio, aiuta nel superamento dell’egoismo, la vera originaria malattia dell’uomo e soprattutto sostiene chiunque sia veramente dedito a praticare il cambiamento verso l’Amore,qualunque dottrina stia seguendo.

Il Cristo dei Vangeli canonici e apocrifi e la vita incarnata in Yeshua di Nazareth

Il Cristo dei Vangeli canonici e apocrifi, con la sua vita incarnata in Yeshua, è modello ed esempio di comportamenti virtuosi, in alcuni passi è compimento e ampliamento delle vecchie dottrine, soprattutto dell’Antico Testamento giudaico. Lo è come tanti altri Maestri, ma il vero e immenso dono che questa Entità spirituale ha fatto a noi uomini è aver operato in un essere umano incarnato (Yeshua di Nazareth,in qualità di prototipo), prodigiosi mutamenti che poi , nei futuri millenni, si potranno ripetere per ogni uomo che voglia incamminarsi sulla stessa via maestra, anche se si rivolge a dottrine che non sono di stampo cristiano. Ciò che veramente fa la differenza è l’onestà di cuore del ricercatore e non la dottrina che segue.

I corpi sottili degli esseri umani con la caduta nell’Egoismo, avevano subito un danneggiamento tale per cui l’uomo non riusciva più nè a ricordare la propria origine spirituale, nè a ricongiungersi con essa, nè in vita nè nel post-mortem. Questo avrebbe portato ad un imbarbarimento degradante e senza speranza di recupero, al fallimento del “Progetto Uomo”nell’Universo.

Pur ricevendo da grandi Guide dottrine ed insegnamenti splendidi, gli uomini non riuscivano ad incarnare quelle indicazioni preziose. Il mondo Divino ha piegato il suo Amore fino a noi e si è sacrificato, facendosi carne in questa sfera dell’Universo carica di dolore e conflittualità, per portare la Forza di redenzione e di trasformazione della Croce in Resurrezione.

E da quel tempo, si è resa disponibile a entrare in comunione con ogni Anima che voglia liberamente accogliere questa Forza per salvarsi dalla morte, prima dell’Anima e poi del Corpo. E’ fondamentale comprendere la doppia natura di quel Yeshua di 2000 anni fa: l’uomo vissuto come ricercatore spirituale fino ai 30 anni e l’uomo abitato per gli ultimi 3 anni dall’Entità non umana bensì “divina”, che chiamiamo Cristo e che entrò in totale comunione con l’uomo di Nazareth al momento del Battesimo sul Giordano.

Quell’Entità aveva già guidato dall’esterno, dalle lontananze del mondo Spirituale le vicende umane nell’evoluzione delle epoche precedenti, in perfetta armonia e alleanza con le Guide dell’umanità ( Zaratustra, Shiva, Buddha,Quetzalcoatl,ecc), ma in quel momento si unì per sempre e intimamente alla natura umana, iniziando ad operare da dentro come sostanza e rinforzo del suo Io. Per questo leggiamo nel Nuovo Testamento la frase “Non Io, ma il Cristo in me”.

E questo dono è universalmente rivolto a tutta l’umanità che senta la chiamata a risvegliarsi. Non ha nessuna importanza la religione, la razza, il genere,la cultura, la nazione a cui appartiene. Che una parte dei seguaci di Yeshua abbia creduto bene fondare una o più Chiese istituzionalizzate con tutti gli apparati che ne seguono, non significa che l’Amore del Cristo sia rivolto solo a quelle Chiese, anzi.

La vera Chiesa del Cristo che io conosco è il Cuore umano che si risveglia e non può più sopportare di vivere in guerra, competizione, sopraffazione, miseria, abusi, attaccamenti morbosi, pornografia e si mette umilmente a cercare la Forza dell’Amore dentro al suo cuore, rivoluzionando la sua vita.

Tutti possono farlo e tutti troveranno il Cristo a soccorrerli e a infondere coraggio, perseveranza e discernimento, anche se non sanno del suo Nome o provano antipatia per le Chiese. E tutti coloro che lo incontreranno nel proprio cuore, sentendolo, pensandolo e volendolo seguire, saranno fratelli e diverranno la vera Chiesa che il Cristo si aspetta da noi.

E che questa Entità abbia garantito di restare unita al destino dell’umanità fino alla fine dei tempi, non è una metafora o un modo di dire. Significa che la sua Essenza è operante ogni giorno e ogni notte qui su questo Pianeta e IN NOI, se ad essa ci connettiamo. Ognuno di noi può aspirare all'”incontro” interiore col Cristo. Non certo sul piano fisico, anche se qualcuno si aspetta una seconda venuta corporea. Le prossime “venute ” del Cristo sono di natura soprasensibile e, sul piano eterico- ci dice Steiner- è già in atto nel nostro tempo attuale. Per comprendere questo bisogna approfondire le conoscenze dell’Antroposofia.

Mi sembra di estrema importanza considerare che, se ci è donata la possibilità di incontrarlo, allora sarà di grande rilevanza quanto sappiamo di lui e quanto ci dedichiamo ad acquisire conoscenze spirituali che lo riguardano. Solo conoscendo le caratteristiche di chi vogliamo incontrare per la prima volta, sapremo riconoscerlo e discriminare i falsi che si presentano alla nostra interiorità. E solo conoscendo qualcuno intimamente e profondamente potremo poi dire di amarlo davvero e onorarlo con le giuste forze di devozione.

Per giungere a questa conoscenza è stata offerta al’umanità l’Antroposofia, Sapienza Celeste rivelata. Dedicandosi col cuore e con l’intelligenza ai suoi contenuti, soprattutto di Cristologia, si percorre un cammino impegnativo ma pieno di doni preziosi per il risveglio e l’evoluzione. E ad essa è determinante portare incontro il nostro cuore aperto ed amorevole insieme ad un pensare libero da pregiudizi e vecchi schemi.

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