Metamorfosi è l’esperienza del bruco che passa la prima parte della sua vita strisciando a terra col suo corpo pesante, si racchiude poi in uno spazio raccolto e protetto in cui costruisce il suo futuro, le sue ali e la sua nuova vita.

Quando si apre la crisalide, ne esce una creatura completamente nuova, metamorfosata, che non ha più la forma e le attitudini del bruco e che ha una nuova leggerezza colorata. Ma soprattutto è libera dalla condizione puramente terrestre, quindi libera di volare alta nello spazio e libera di mettersi al servizio della natura e facilitare l’impollinazione dei fiori.

Come funziona il principio Metamorfico?

Ciò che agisce nel bruco è un principio Metamorfico, un’intelligenza invisibile di cui riusciamo a vedere solo il risultato nella vita del bruco: quella creatura così limitata aveva un futuro di volo che lo aspettava, non lo sapeva e ha attraversato fasi difficili, di cambiamento, di morte delle condizioni precedenti. Infatti il Saggio dice che ciò che è vissuto come morte dal bruco per la farfalla è l’inizio della vita.

Questo principio Metamorfico opera anche nell’uomo, ma non per il suo corpo. Sappiamo che il corpo cresce in peso e misura, invecchia e poi muore. Bensì funziona nell’Anima, in quel mondo interiore fatto di Pensieri-Emozioni/Sentimenti-Volizioni/Azioni che conosciamo come Psiche.

Curioso vedere come in greco antico Psiche era la parola che indicava sia Anima che Farfalla, proprio perchè si intuiva ancora questo destino metamorfico di entrambe. Ma mentre nel bruco e in altri animali, il principio metamorfico opera in modo naturale, nell’uomo esso opera solo se viene attivato da una libera scelta consapevole.

Se l’uomo lascia alla natura la sua anima, essa avrà per destino di fissare comportamenti condizionati dal passato e dall’ambiente, appresi nell’infanzia e giovinezza e di ripeterli poi all’infinito senza alcuna consapevolezza e senza capacità di evolvere, ma solo di invecchiare. Per natura l’uomo può seguire solo un andamento di crescita, sclerosi e invecchiamento, mentre per libera scelta, affidando la propria Anima a questo principio metamorfico, l’uomo può evolvere.

Il processo di Metamorfosi

Il processo di Metamorfosi permette all’uomo di passare da un Io arcaico egoico ed egoistico, capace di dar forma ad un’Anima senziente o razionale-affettiva condizionata da istinti e passato, ad un Io evoluto che dà vita ad un’Anima Cosciente dei propri legami non solo con la materia, ma anche con lo Spirito e integra nella sua coscienza ciò che di sè è materiale e perituro con ciò che invece è eterno e invisibile. Questo è reso possibile dal fare agire nella propria Anima il vero Io umano di natura universale ed eterna, anzichè quella piccola porzione di sè che è l’ego, i vecchi copioni familiari e la mente reattiva.

L’Io arcaico egoico finisce con l’identificarsi con la materia e credersi un essere casuale in un mondo casuale, determinato dalle leggi del corpo e condizionato dalla legge di sopravvivenza, col percepirsi vittima in un mondo di avversari e avversità in cui dover lottare per vincere battaglie grazie a strategie egoistiche.

Oppure finisce col proiettarsi nell’astrazione e credersi un essere spirituale che deve evitare o trascendere la vita reale incarnata, dedicandosi allo spirituale con scorciatoie senza amore per la materia e senza alcuna elaborazione e redenzione del suo mondo psichico. In queste condizioni finisce col deprimersi, dissociarsi o affannarsi in un crescendo di frenesia.

Da queste condizioni che ammalano, l’uomo può metamorfosarsi, dedicarsi ad evolvere aprendo la propria psiche all’azione delle funzioni più evolute del suo vero Io e diventare la farfalla che è destinato ad essere, un uomo libero dall’egoismo, libero dai condizionamenti della materia, che sviluppa la sua creatività e i suoi talenti artistici non necessariamente per diventare un artista, ma per fare della propria biografia un’opera d’arte unica e irripetibile. La Metamorfosi nell’Anima dell’uomo è la possibilità di creare un Nuovo Uomo e un Nuovo Mondo intorno a quell’uomo.

Radici del mio Metodo Metamorfico Sinergico

Il Metodo Metamorfico che io propongo ha radici nell’Antroposofia e Psicosofia di R.Steiner e si applica a Percorsi Individuali guidati, alle Costellazioni sistemico-familiari, ai miei Corsi di Pratiche di Consapevolezza (Mindfulness-Presenza-Meditazione) e naturalmente al Laboratori Biografici in cui si evidenzia proprio la Legge di Metamorfosi operante nella dinamica tra i settenni.

In cosa consiste il mio Metodo Metamorfico Sinergico?

Innanzitutto nella convinzione che sia possibile lasciare le proprie nevrosi e i tormenti solo attivandosi in prima persona e mettendosi in un cammino operativo di realizzazione e incarnazione delle migliori risorse umane. Nella convinzione che si soffre o ci si ammala non per mancanza di amore , ma per eccesso di egoismo.

Sapessimo amare il nostro destino volendo trarne sempre il meglio di noi stessi, avremmo meno bisogno di psicoterapia. Viene superato il tradizionale setting tra psicoterapeuta e paziente per creare invece uno spazio esperienziale in cui il paziente è l’artista all’opera e lo psicoterapeuta si prende il compito di favorire l’attivazione dei talenti del suo vero Io umano, così da vincere gli ostacoli costituiti dall’egoità/egoismo.

Naturalmente nel percorso è importante l’incontro umano alla pari, la condivisione e la narrazione di sè, ma la peculiarità è l’impegno all’autoeducazione con esercizi e comportamenti nuovi da mettere in pratica nella propria quotidianità. Tanti passi concreti per portare novità reali nelle proprie relazioni, per integrare nella propria psiche quegli elementi che arrivano dal vero Io, Vastità sconosciuta e invisibile, dal 90% che l’ego separa dalla coscienza e che attende di essere attivato.

Insegno come connettersi con quella Vastità che sa uscire dai confini egoici e aprirsi a nuove visioni e a nuove soluzioni. La mia guida consiste nel proporre semplici pratiche per sapersi fermare e andare verso se stessi, anzichè essere sempre sbilanciati verso il mondo esteriore; attraverso pratiche mindfulness e meditative, insegno come creare uno spazio interiore proprio come fa la crisalide, per ritrovare casa in sè e iniziare un cammino di autocoscienza e autoeducazione.

Spazio interiore fatto di consapevolezza corporea e dell’unità psiche-corpo, fatto di respiro e resa muscolare. Proseguo poi insegnando come creare anche una spaziosità nell’Anima per saper essere silenziosi e quieti, per saper creare un luogo interiore calmo e libero dallo stress mentale, dal quale partire per connettersi col meglio di se stessi e trovare nuove visioni e nuove soluzioni.

Altro passo è la fiducia nell’ascolto di sè, senza interpretazioni ma imparando a nominare ciò che si percepisce nel corpo e nell’anima, consegnando tutto alla propria capacità di autoregolazione, quel medico interiore capace di guarire se stesso come diceva il dr. E. Bach.

Il cammino si svolge sempre nella certezza che dove la vita mi mette, lì c’è il mio tesoro evolutivo e che tutto ciò che mi accade, mi riguarda ed è un’opportunità per dare il meglio di me guardando alle risorse in ogni situazione, anzichè opporsi o fuggire.

Risorse nel cammino metamorfico

Nella mia esperienza ho osservato che è possibile avviare la Metamorfosi attenendosi, nella vita quotidiana, alle risorse proprie della Vastità del vero Io umano: la pratica del Bene, dell’Armonia, della Verità.

Per il Bene: pratiche di benevolenza e tenerezza del cuore verso sè e gli altri, amorevole gentilezza, apprezzamento, gratitudine, carità, empatia, benedizione. Soprattutto quando l’ ego suggerirebbe di avversare e cercare vantaggi personali. Pratiche di Equanimità, la capacità di includere tutto senza evitare, negare, proiettare e restare osservatori equilibrati senza farsi sbilanciare da simpatia o antipatia. Indispensabile sviluppare una funzione molto evolutiva: la capacità di essere osservatori e testimoni di ciò che accade dentro e fuori,per arrivare a non identificarsi più con le nostre reazioni bensì con un asse limpido, retto e fluido che non si fa piegare verso una polarità o l’altra. Un Ulisse interiore che si lega al palo del proprio Io per non cadere nella tentazione di seguire le sirene dell’egoità reattiva. Pratiche di Spregiudicatezza per liberarsi da vecchi modelli di pensiero e di attribuzione di significato, per aprire la nostra mente a pensieri nuovi.

Per l’Armonia: pratiche per divenire costruttori di pace nelle nostre relazioni, cercando non più il colpevole ma le responsabilità di ognuno e cercare le buone soluzioni arrivando ad una alleanza, un rispetto e ad un consenso che soltanto può trovare un cuore aperto , che lascia la durezza e si intenerisce.

Per la Verità: pratiche per saper stare con quello che è, per affrontare le nostre prove, le nostre croci, inevitabili per chiunque, senza fuggire o imprecare. Stare nella prova con un modello di comportamento nuovo, amorevole, verace, armonico che ci permette di superare la nostra croce redimendo il nostro egoismo e prendendo il volo come fa la farfalla dalla crisalide, risorgendo dalle ceneri della vecchia vita, dalle difficoltà di salute , di lavoro, di relazione, con una nuova libertà per poi metterci al servizio del mondo come fa la farfalla quando aiuta ad impollinare i fiori.

Questo percorso non richiede l’adesione a nessuna religione istituzionale o confessionale, bensì richiede una scommessa sulla propria Vastità, sul proprio 90% invisibile di sè che l’egoismo oscura e ci fa credere non esistere. La voglia di scommettere, di mettersi a praticare e mettersi in cammino facendosi aiutare dal mio affiancamento e anche dai gruppi di persone che partecipano ai Corsi di Pratiche di Consapevolezza, di Costellazioni sistemico-familiari o ai Laboratori biografici.